La 58esima edizione del Salone del Mobile si conferma ancora oggi l’appuntamento più importante per il mondo dell’arredo e del design.
La qualità sostenibile, la valorizzazione del talento dei giovani, la comunicazione, sono alcuni punti sui quali si impernia la manifestazione.
Il supporto che culturalmente una città come Milano è in grado di offrire è fondamentale nella buona riuscita dell’evento.
Ingegno
La parola chiave di quest’anno è “ingegno‘’ ossia di intelligenza come principio di creatività. Il senso del talento, del genio, nella capacità di fare e pensare.
Il Salone del Mobile non è solo la maestosa esposizione nel polo fieristico di Rho, ma tutto ciò che si scatena nella città di Milano e nel suo interland.
Vie, vicoli e piazze, antichi spazi della città prendono vita e si vestono di nuovi tessuti per raccontare ancora una volta qualcosa di unico.
Il dialogo con la storia, il gusto per le imperfezioni, il recupero dell’antico diventano spunti per liberare la creatività.
Si perché oggi quello che fa la differenza è la lungimiranza nelle visioni, anche nel settore dell’arredamento.
Sostenibilità
A piccoli passi la sostenibilità si ripropone in diversi schemi.
Sempre in vista di un obiettivo unico, rendere sempre più accoglienti e vivibili i nostri spazi senza provocare squilibri nell’eco-sistema.
Dalla luce, ai materiali e soprattutto ai cicli produttivi, tutto fa la differenza.
Aziende di rilevante importanza a livello mondiale, oggi si approcciano sempre più alla possibilità di poter raccontare la loro attenzione a tutto ciò che è utile, bello e soprattutto sostenibile.
Da diversi anni questa parola si fa strada tra la gente, ma oggi più che mai è l’attualità del nostro futuro.
Approcciamo alla 58esima edizione del Salone del Mobile con un senso nostalgico ma pronto a scorgere anche in piccoli particolari idee e progetti, per un progresso non solo tecnologico ma umano.
La manifestazione diventa un modo per raccontare, comunicare e soprattutto mostrare lo stretto rapporto tra ingegno, creatività e imprenditorialità.